sabato 16 gennaio 2010

La duchessa

Lady Georgiana Spencer è una giovane aristocratica in età di matrimonio. A soli diciassette anni viene data in sposa a William Cavendish, duca del Devonshire, e si trasferisce a Londra dove conosce gli sfarzi della nobiltà e la freddezza di una relazione che la obbliga a dare un erede al duca. Dietro consiglio della madre, Georgiana si arma di rassegnazione, trovando una scappatoia nella moda, nel gioco e nell’amicizia di Lady Elizabeth Foster. Invitata a vivere con i Cavendish, Bess attira le attenzioni di William per ricongiungersi con i figli che le sono stati tolti dal marito. Ferita dal ménage à trois la duchessa trova conforto tra le braccia dell’amato conte Grey, ma sceglie di rimanere al fianco del duca per non perdere i privilegi di madre.
Tratto dalla biografia firmata da Amanda Foreman, La duchessa è un film in costume che in parte rivoluziona la figura femminile del ‘700 attraverso le gesta dell’”Imperatrice della moda”, famosa per la sua bellezza e per il suo coinvolgimento politico quanto per la passione per il gioco e le pene d’amore. Allontanandosi dall’impianto moderno scelto da Sofia Coppola per narrare la storia della delfina di Francia, Saul Dibb ne mantiene lo sguardo introspettivo che si posa sulla solitudine della protagonista tracciando un parallelo tra le due nobildonne contemporanee. In una società dominata dal maschio, Lady G s’inserisce abilmente nelle discussioni politiche, arriva ad appoggiare pubblicamente le elezioni trovando il favore del popolo e il rispetto degli uomini che la circondano. Tolti i lustrini, il post-punk, le all-star e le pettinature stravaganti di Marie Antoinette, rimangono le stanze smisurate scolpite dal silenzio, il vuoto dentro e il desiderio d’amore di un’adolescente costretta a diventare donna troppo presto.





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