sabato 16 gennaio 2010

Hancock

Ha il nome del primo firmatario della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti, è nato a Miami, vive a Los Angeles, è alcolizzato, ha superpoteri che non riesce a gestire, è disprezzato dai malviventi e impopolare tra i cittadini, è John Hancock, in arte Hancock. Supereroe inadeguato e imperfetto, Hancock salva la vita a Ray Embrey, dirigente di una società di pubbliche relazioni. Padre affettuoso e marito premuroso, Ray si prende a cuore quel caso super-umano, investendo tempo ed energia per riabilitare l’uomo e riscattare l’eroe agli occhi della comunità. Sospendere l’alcol, radersi la barba, indossare un costume appropriato, atterrare morbido ed elegante sull’asfalto, lodare le forze dell’ordine, compiacere i passanti e soprattutto pagare col carcere i danni procurati ai beni pubblici, sono solo alcune delle buone-azioni che Hancock dovrà mettere in pratica per ottenere l’approvazione dei suoi cittadini. Ma certi vizi, come un passato amore, sono duri a morire.
C’è qualcosa di misterioso e affascinante nel primo terzo di Hancock: malinconia e stupore si allargano silenziosi nelle inquadrature a scoprire una Los Angeles assediata dalla malavita e un supereroe clochard abbandonato su una panchina. John Hancock, supereroe col vizio dell’alcol e dell’esagerazione, non ha il passato “narrativo” degli eroi (s)mascherati della cultura popolare americana (i comics). È il primo eroe di un fumetto che non uscirà mai. È la prima avventura di un supereroe che non ha mai praticato le strisce e non si è mai espresso in “nuvole”. Hancock nasce al cinema. Eppure c’è qualcosa di comune, primordiale e riconoscibile tra l’unbreakable di Will Smith e gli altri supereroi. Sono uomini al di sopra di altri uomini, i cui eccezionali poteri diventano allo stesso tempo un dono e una maledizione, lo strumento di una missione divina e la fonte di un’angoscia infinita. Superman è un bambino abbandonato dai genitori su un pianeta sconosciuto, Spiderman acquisisce accidentalmente i suoi superpoteri senza potersene mai più liberare, gli X- Men vivono isolati a causa delle loro mutazioni, Hulk si trasforma in supereroe attraverso frequenti crisi “epilettiche” e Hancock nasce con un grande potere e due biglietti per il Frankenstein ammogliato di Boris Karloff.





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