giovedì 14 gennaio 2010

Ex-Drummer

Un celebre scrittore pieno di sé decide di accettare l’invito di tre relitti della società a entrare nella loro rock band come batterista. Per fare parte della formazione deve però avere un handicap come gli altri componenti. Il cantante, Koen de Geyter (Norman Baert), soffre di blesità; la pronuncia imperfetta gli ha provocato un irrefrenabile odio nei confronti delle donne che attua al punto da farsi chiamare il Re dello stupro. Il bassista, Jan Verbeek (Gunter Lamoot), ha un braccio paralizzato, è omosessuale e ha un complesso materno che non riesce a superare. Il chitarrista, Ivan Van Dorpe (Sam Louwyck), sostiene di essere sordo, è rissoso di natura e vive nella povertà più estrema insieme alla moglie tossica e alla figlioletta di due anni. Interessato più all’aspetto antropologico e sociologico del terzetto che alla prospettiva di ottenere fama come membro dei Feminists, Dries (Dries Van Hegen) mente sulle sue capacità di musicista dichiarando di non sapere suonare la batteria pur di entrare nel loro quotidiano disfatto per trarne uno spunto narrativo per un libro.
Koen Mortier fa il suo esordio in lungo sul grande schermo con un film intriso di violenza che mira a ridefinire lo scenario miserabile e contorto del film culto di Danny Boyle,Trainspotting, spostando il teatro d’azione dall’underground scozzese alla desolata provincia fiamminga. Basandosi sul romanzo di Herman Brusselmans – celebre autore belga che non è mai stato tradotto nel resto del mondo – Mortier utilizza la figura dello scrittore di fama per rappresentare la gente di potere della società capace di manipolare il prossimo senza nessuno scrupolo morale. La dichiarazione d’intenti del regista belga è chiara sin dalle prime battute quando, attraverso la voce di Dries (narratore di tutta la vicenda), ammette: “volevo uscire dal mio mondo felice, calarmi nella profondità della stupidità umana, nella bruttezza dell’essere ottuso, sleale, falso. Comprendere la vita dei perdenti ma senza appartenere a quel mondo e sapendo di poter sempre tornare indietro”.





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