martedì 19 gennaio 2010

Operazione Valchiria

Claus Philipp Maria Schenk Graf von Stauffenberg è un colonnello della Wehrmacht che sta combattendo nel Nord Africa ma ha già maturato una profonda ribellione contro i metodi hitleriani. Un attacco aereo lo priva di un occhio, del braccio destro e di due dita del sinistro. Rientrato in Germania si unisce a un gruppo di militari di grado elevato che intendono ridurre Hitler all’impotenza. Il piano prende progressivamente forma: si dovrà attentare alla vita del Fuhrer e immediatamente dopo, attuando un piano già istituzionalizzato, accusare le SS dell’omicidio, neutralizzarle e assumere il comando di una nuova Germania. Il 20 luglio 1944 Von Stauffemberg in persona porta l’ordigno esplosivo nella Tana del Lupo ed è testimone dell’esplosione. Quello che non sa è che Hitler si è salvato.
Ci sono attori (parliamo di bravi attori) che non dovrebbero mai caricarsi del ruolo di personaggi storici. È il caso di Tom Cruise. Il quale è, senza ombra di dubbio, un bravo attore quando è ben diretto. Lo fu nella inutilmente criticata interpretazione del Bill ‘uomo senza qualità‘ di Eyes Wide Shut e lo ha dimostrato in maniera inequivocabile (a meno che non si volessero chiudere occhi e orecchie) sotto la guida di quel genio dell’esasperazione che è Paul Thomas Anderson in Magnolia. Ma ha bisogno di protagonisti nati dalla creatività di uno sceneggiatore. Quando ‘vuole diventare’, come in questo caso, un personaggio ormai oggetto di studi (il caso è diverso rispetto a quello dell’ ‘eroe’ di Nato il 4 luglio) finisce con il ridursi nel “Tom Cruise che interpreta…” pesando così tanto sul ruolo da rischiare di annullarlo.





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