mercoledì 13 gennaio 2010

Il Collezionista di Occhi

Un gruppo eterogeneo di giovani teppisti viene mandato per punizione a sistemare un vecchio albergo in disarmo, il Blackwall Hotel. La fatiscente struttura però riserva loro una tragica sorpresa: è infatti il nascondiglio di un feroce serial killer, Jacob Goodnight (un cognome, un programma) che inizia a ucciderli sistematicamente e in modo efferato. Chi riuscirà a scamparla?
Il tema dei “cinque ragazzi innocenti che vengono torturati e uccisi dal maniaco” è stato declinato con insistita frequenza negli ultimi anni, dando origine a un vero e proprio filone, quello dei teen-horror che, a dire la verità, ha regalato alla storia del cinema molte schifezze e ben pochi titoli di un certo spessore. Questa volta ci sono però grandi cambiamenti: i ragazzi sono ben otto e non del tutto innocenti; anzi, in più, il folle omicida è nientemeno che Kane, star del wrestling, che inizia la sua carriera cinematografica in una parte da cattivo come fece a suo tempo The Rock (Re Scorpione nel sequel de La Mummia). Purtroppo le “innovazioni” finiscono qui e Il collezionista di occhi rientra placidamente nel solco delle normali produzioni horrorifiche estive, offrendo agli appassionati del genere gore, splatter e violenza in grandi quantità. Davvero valida la performance del luciferino Kane (il suo vero nome è Glen Jacobs) che potrebbe seguire con successo le orme di altri suoi colleghi, discreta la regia del videoclipparo ed ex regista di porno Gregory Dark che, almeno, si rende subito conto che il Blackwell Hotel è ben lontano dall’Overlook di kubrickiana memoria e agisce di conseguenza offrendo al pubblico una gustosa mescolanza di humor noir, sesso, deliri mistici e frattaglie assortite





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