mercoledì 13 gennaio 2010

Godzilla

radiazioni degli esperimenti nucleari francesi in Polinesia, un lucertolone anfibio (Theoropoda Allosaurus, di 60 milioni di anni fa) alto 120 m affonda navi nel Pacifico, approda nell’America centrale e si dirige verso New York dove semina distruzione e caos. Si mette in moto l’esercito, ma il mostro scompare e va a depositare centinaia di uova, a crescita istantanea. Alla sua ricerca si mettono uno scienziato nucleare, un agente segreto francese e una giornalista TV con temerario cameraman al seguito. Torna il celebre Godzilla (Gojira in giapponese), nato in un film di I. Honda del 1954 e protagonista di altre 22 produzioni della Toho. L’ha rimesso in attività la Tristar della giapponese Sony con la squadra americano-tedesca di Independence Day. “Fa un effetto soporifero, come un immenso videogame con cui non puoi giocare.” (Roberto Silvestri). Piuttosto inetto come macchinone catastrofico, con personaggi a due dimensioni, inutili tentativi di provocare spavento e commozione e un esile filo di umorismo che lo attraversa, è stato lanciato contemporaneamente in 7200 sale degli Stati Uniti nell’estate 1998 con risultati commerciali non esaltanti.





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